Badaloni: “Oggi un giornale vive solo se c’è un linguaggio orizzontale”

“Stay angry, stay foolish”. Con le famose parole di Steve Jobs, Federico Badaloni, Ux designer Divisione Digitale Gedi, cattura l’attenzione del pubblico presente al panel “Come si progetta un giornale”, tenutosi questo pomeriggio nel teatro Santuccio di Varese. Badaloni ha illustrato il nuovo modo di lavorare all’interno di Gedi, impresa italiana attiva nel settore della stampa e del multimediale, ispirato al modello “Agile”. Questo modello fa riferimento all’insieme di metodi di sviluppo dei software. In particolare Badaloni, ha affermato che all’interno delle imprese o di una stessa azienda di una stessa azienda giornalistica, è essenziale lavorare “in team multidisciplinari”. In queste “squadre di lavoro” ogni dipendente deve possedere alcune capacità che possono aiutare e valorizzare l’azienda stessa: empatia e comunicazione. Ciò vuol dire che ogni individuo deve saper ascoltare e comunicare con il collega affinché il sistema funzioni.


Per garantire il successo dell’azienda, è importante saper collaborare con i colleghi. A questo proposito, Badaloni ha affermato che alcuni soggetti sono “naturalmente individualisti”, cioè per natura non sono in grado di lavorare in un gruppo di lavoro. Ciò potrebbe essere un problema per lo sviluppo dell’azienda, infatti, “le competenze verticali di un individuo sono inutili se non si accompagnano a competenze orizzontali in un team di lavoro”. Un punto estremamente fondamentale, che deve essere presente all’interno di un team, è la positività. Come ha sostenuto Badaloni: “la negatività è la peste bubbonica per un team, è trasmissibile e strozza l’azienda” . Per questo motivo “è essenziale educare se stessi alla positività” e “l’azienda stessa deve valorizzare l’elemento positivo”.

Federica Pantaleo

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