Con Malvaldi parliamo di capre e calcoli. Aspettando Glocal

Dai libri, alla tv, al cinema. E ora arrivano le provocazioni di Marco Malvaldi. L’autore dei libri di successo sui “delitti del BarLume”, attualmente in testa a tutte le classifiche, ha pubblicato un nuovo libro, dal titolo “Capra e Calcoli, l’eterna lotta tra gli algoritmi e il caos”. Una provocazione nell’era digitale scritta insieme a Dino Leporini e pubblicata da LaTerza Edizioni, con la quale si cerca di rispondere a una semplice domanda: un computer può intuire?
Il libro sarà presentato durante Glocalnews, il festival del giornalismo digitale e l’incontro è in programma mercoledì 12 novembre, alle 21 al teatro Santuccio di Varese. 
Nel libro Malvaldi, insieme a Leporini, racconta l’origine, lo sviluppo, i problemi che un computer è in grado di risolvere, la sua mostruosa velocità, le conseguenze del suo utilizzo. A volte i risultati sono meravigliosi, come la possibilità di prevedere il tempo atmosferico o di salvare vite umane attraverso la progettazione di veicoli sempre più sicuri. Altre volte, come è facile immaginare, i risultati sono disastrosi, tragici o semplicemente ridicoli: dalla crisi economica statunitense del 2009 al prezzo di 24 milioni di dollari richiesto da un rivenditore online per un testo universitario sulle abitudini delle mosche. E infine lanciano qualche provocazione: «Vedo già le teste di chi legge ondeggiare gravemente da destra a sinistra, con consapevole autorevolezza – spiega Malvaldi -. Chi scrive è convinto che la risposta sia “sì”, il computer può intuire. E mi piacerebbe, in queste pagine, gettare un seme di dubbio nelle menti di chi è fermamente convinto del contrario. È bene specificarlo: quella che verrà esposta è una convinzione personale. Pur se corroborata da un esempio numerico concreto, non ha nessun valore scientifico».
Marco Malvaldi, chimico e scrittore, ha raggiunto il successo editoriale nel 2007 con la serie di libri dedicati al BarLume, di cui è appena uscito nelle librerie anche l’ultimo volume dal titolo “Il telefono senza fili” (edito da Sellerio) in cui si narra ancora dei quattro simpatici anziani (nonno Ampelio, Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca) che insieme al barista Massimo, indagano su strani casi di omicidio. Nell’ultimo libro si annoiano un po’, perché è più di un anno che non possono cimentarsi nelle loro strampalate indagini. I romanzi hanno ispirato anche la serie tv prodotta da Sky, in quattro puntate “I delitti del BarLume” con protagonista Filippo Timi.
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