I millennials e l’informazione

Che rapporto hanno i giovani con l’informazione? Di questo tema si è discusso in occasione del Festival Glocal 2018, durante l’incontro dal titolo “Chi ha detto che i millennials preferiscono andare dal dentista anziché sentir parlare di banca?”. L’incontro, svolto questo pomeriggio alla libreria Ubik di Varese, è stato presieduto da Claudia Vago, social media curator.
Inizialmente si è aperto un confronto tra Susanna El Taher e Mattia De Rinaldis, nel quale i due giovani studenti hanno raccontato il loro approccio verso l’informazione e il giornalismo. Come la maggior parte dei millennials, l’informazione con cui entrano in contatto è soprattutto online. Mentre una volta se si voleva conoscere qualcosa ci si doveva mobilitare per cercare le informazioni, oggi si è bombardati da notizie, che vengono lette involontariamente anche mentre scorriamo le bacheche dei nostri social. L’informazione oggi è un qualcosa di sempre più presente nella quotidianità, ma con essa non manca la disinformazione. Internet offre forse troppe risposte, molte di queste sono fittizie o superficiali, e bisogna fare un lavoro in più per trovare quelle corrette. Per ovviare a questo problema i due intervistati affermano di approfondire le notizie cercandole su Google e andando poi a visitare i siti delle testate più autorevoli. “Internazionale” rappresenta la testata preferita dei due, perché presenta tutte le informazioni accessorie utili per la comprensione di una notizia. La lettura online permette poi di indirizzare il lettore ad altri articoli simili che possono interessare e incentivare la lettura di determinati temi.
In questo scenario, come avvicinare i giovani ai temi economici e finanziari? Claudia Vago propone Valori.it, una testata di proprietà della Fondazione Culturale Responsabile dell’Etica, che si occupa di temi come economia sostenibile e finanzia etica. Nata con la volontà di far comprendere questi temi al maggior numero di persone, il giornale è fornito di un glossario che vuole spiegare le parole complesse linkate negli articoli online. Ogni termine può essere approfondito da una lettura breve o una più dettagliata. Inoltre, non mancano i supporti audio e video, che al giorno d’oggi hanno sempre più seguito delle notizie scritte.
Insomma, in mezzo alla disinformazione, non mancano testate autorevoli che si occupano di informare correttamente i lettori, il compito più difficile è, però, individuarle.

Amanda Poretti

 

 

 

 

 

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