Premio Angelo Agostini, vincitori e finalisti della prima edizione

Per la contemporaneità dei temi tratttati, per la narrazione di impatto visivo che si lega alle testimonianze degli intervistati e al contempo si rafforza con le immagini, per l’adozione di meccanismi oggi comuni nei formati digitali e social come la sottotitolazione, salgono sul podio della terna vincente della prima edizione del Premio Angelo Agostini i lavori “Matti per sempre” di Daniela Sala (1° classificato), “Roghi, rifiuti e cosche: attacco al Nord” degli studenti del Master IULM (2° classificato), “Passaggi” di Caterina Lucchesini (3° classificato).

È questa la motivazione che accompagna i risultati della prima edizione del Premio Angelo Agostini i cui risultati sono stati resi noti sabato sera durante il Festival Glocal. I lavori sono stati votati da una giuria di 6 esperti: il coordinatore editoriale di Parallelozero ed ex responsabile dell’ufficio stampa del Mise, Giovanni Cocconi, il giornalista Manuel Sgarella, il communication manager Giampaolo Colletti, la docente dello IULM e assistente di Agostini, Marta Lucia Zanichelli, il regista Francesco Raganato e il direttore di VareseNews Marco Giovannelli.

Primo Classificato
“Matti per Sempre” di Daniela Sala e Maria Gabriella Lanza
Matti per sempre è nato come un web-doc (www.mattipersempre.it) e pubblicato come corto-metraggio da Internazionale, vuole raccontare come è cambiato il mondo della salute mentale a 40 anni dalla legge Basaglia. Il web Doc matti per sempre è stato finalista del premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo e il racconto parte da storie piccole, locali, ma la cui portata va ben oltre: Pina, Rossana e Sandro sono tre sopravvissuti del manicomio, che hanno passato la maggior parte della loro vita al Santa Maria della Pietà a Roma – e nemmeno quando il manicomio ha chiuso sono potuti tornare a casa. Lido invece, è stato “adottato” a 70 anni, da una famiglia che viveva proprio sotto al manicomio di Lucca, dove lui è stato internato per 40 anni. E infine c’è Alice, che oggi vive a Camogli: lei è nata dopo la legge Basaglia, ma durante gli anni dell’adolescenza passati tra istituti e reparti psichiatrici, pregava sua madre di non lasciarla ‘morire in manicomio’. Storie locali che raccontano una questione globale, perché anche se – almeno in Italia – non ci sono più fili spinati a separare le città dei “matti” dal resto della società, la paura del diverso fa ancora parte del nostro presente. Qui sotto potete vedere il trailer mentre l’intero progetto è disponibile cliccando qui.

Secondo Classificato
“Roghi, rifiuti e cosche: attacco al nord” degli allievi del Master in giornalismo Iulm del biennio 2016-2018
Si tratta del lavoro finale di una classe di 15 allievi che hanno costruito il concept giornalistico, organizzato ed effettuato le riprese, raccolto e selezionato il materiale di repertorio, montato il girato e curato la post produzione. Il documentario è stato presentato in anteprima il 24 ottobre alla IULM e nei giorni successivi è stato pubblicato da MasterX del Master in giornalismo e da TgCom24. Il progetto è disponibile qui.

Terzo classificato
“Passaggi” di Carolina Lucchesini
“Passaggi- Quando gli stranieri fanno integrazione” è una webserie di 6 puntate che racconta la storia di stranieri residenti in Piemonte impegnati nell’agevolare l’integrazione di migranti di nuova generazione. I protagonisti di Passaggi sono persone provenienti da paesi dell’Africa orientale e subsahariana che, dopo aver vissuto sulla propria pelle il fenomeno migratorio, sono riuscite a tradurre la propria esperienza in un bagaglio di conoscenze utili e nuovi stimoli culturali, diventando ponti di integrazione nella propria realtà locale piemontese. Passaggi apre una finestra sui nuovi cittadini europei, aggiungendo un nuovo tassello alla narrazione delle migrazioni. Perché scappare dal proprio Paese non si esaurisce in un viaggio tortuoso, ma in un ritorno alla stabilità. E i protagonisti di Passaggi l’hanno trovata in Italia, nella regione Piemonte, dove vivono, lavorano e hanno deciso di stendere una mano a chi arriva dopo di loro. L’intero progetto è disponibile qui

Gli altri finalisti, in ordine alfabetico

I testimoni di Geova e i casi di pedofilia non denunciati di Antonio Castaldo
I testimoni di Geova e i casi di pedofilia coperti o non denunciati: lo scandalo scoppiato in Australia contagia il mondo e arriva anche in Italia. Il video è disponibile qui.

Mons. Sigurani apre la casa d’accoglienza a Sant’Eustachio di Alessandro Guaraschi
Video sulla casa d’accoglienza per poveri italiani e stranieri aperta da don Pietro Sigurani nei locali sottostante la storica basilica di Sant’Eustachio nel centro di Roma. Don Sigurani già ogni giorno fornisce il pranzo a 130 senzatetto. Il video è disponibile qui.

Il lavoro raccontato sui social network di Dario Cirrincione
L’iniziativa #lavoroaognicosto, lanciata da Sky Tg24, ha voluto raccontare il mondo del lavoro di oggi. Con Whatsapp, Facebook e Twitter ho raccolto storie, paure e le speranze del mondo del lavoro che nell’epoca dei social e degli algoritmi è fatto di complessità e opportunità. Il video si può vedere qui.

Italiani e invisibili di Emanuele La Veglia
Pensionati con la minima, giovani senza lavoro: a Napoli, come in tutta Italia, sono tanti i volti della nuova povertà, un fenomeno su cui Caritas e Istat insistono da anni. Nell’inchiesta realtà locali e scenario globale si incontrano dunque per sfatare il mito del barbone che sceglie di vivere per strada. Nasce così il viaggio nei locali dell’Istituto La Palma, il secondo centro d’accoglienza per capienza di tutta la città partenopea, senza dimenticare l’impegno delle istituzioni locali e le esperienze dei singoli. Il reportage è disponibile qui.

Barikamà: uno yogurt che fa  bene al mondo di Jasmina Poddi
Barikamà in lingua Bambara significa “Resistente”. Ed è proprio il concetto di resistenza che contraddistingue la storia di questa cooperativa sociale creata, da un gruppo di ragazzi africani, dopo le rivolte di Rosarno. Barikamà è una risposta allo sfruttamento dei lavoratori agricoli in Italia. Il progetto nasce con la produzione di yogurt, ampliandosi poi, con un orto biologico ed eco-compatibile sulle sponde del Lago di Martignano (Roma). Le rivolte di Rosarno hanno segnato un punto di svolta nella storia delle conquiste sociali nel settore agricolo, dando il coraggio di creare realtà differenti di cui Barikamà è uno degli esempi più importanti in Italia. La cooperativa, insieme all’impegno nel sociale, unisce anche una precisa scelta in difesa dell’ambiente. Su questi punti verte la vera forza di Barikamà: una piccola realtà autogestita ed autoprodotta che riunisce traguardi e obiettivi, che sono e saranno, il punto di riferimento da cui (ri)partire. Il video è pubblicato qui.

Lontano dall’Iran di Niloofar Yamini
Sei donne iraniane, da tempo residenti a Milano e attive nel mondo dell’arte, si raccontano. Cosa significa per loro vivere lontano dall’Iran? Perché decidere di lasciare il proprio Paese? Tra paure e conquiste, si snoda la storia di un gruppo di donne che hanno usato il presente per riscoprire il passato.

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