Gli uffici stampa nella pubblica amministrazione: privacy, trasparenza, diritto di cronaca e deontologia

Attualmente il tema della privacy è un argomento molto sentito.  L’avvocato Guido Camera, specializzato in privacy e diritto dell’informazione online, ci spiega come nel nostro sistema non esista una forma che precluda la possibilità di proporre un’azione giudiziaria a chiunque, anche quella più arbitraria.

Per questo motivo, tra l’avere ragione e l’evitare una causa c’è molta differenza.

Guido Camera afferma, inoltre, che tutti i diritti di stati liberali, stati etici fondati su principi religiosi, sono fondati sul principio di sovranità nazionale, ma su internet non esiste la possibilità per lo Stato sovrano di far rispettare la propria privacy.

È da considerare anche la poca sensibilità da parte del legislatore rispetto alle fonti di pericolo (o di danno) rispetto ad uno scorretto trattamento dei dati personali, che possono essere di natura patrimoniale e di manipolazione del consenso.

«Non è vero che i servizi definiti “gratuiti” lo sono anche nella sostanza» afferma l’avvocato Camera. «Ogni volta che diamo un dato personale, stiamo regalando un grado di conoscenza, che unito ad altri, consente una “profilazione” dal valore formidabile».

Per quanto riguarda la pubblicazione di fotografie di terzi sui social network, bisogna fare in modo che essi non siano identificabili e prestare molta attenzione alla riproposizione delle stesse a distanza di anni: vanno rispettati limiti temporali di riproposizione, specialmente nel caso in cui i soggetti siano minorenni (per i quali è necessaria un’apposita liberatoria). La difficoltà per un giornalista è legata al suo ruolo.

Anna Botter, membro del coordinamento “PA Social” in Lombardia, racconta la nascita di quest’associazione come frutto della volontà di alcuni comunicatori degli uffici stampa e giornalisti che si muovono nelle pubbliche amministrazioni.

«Mi occupo di salute, argomento che molto spesso è collegato a dati sensibili o considerati sensibili: deve esserci più rete con i giornalisti che lavorano con noi tutti i giorni, bisogna supportarsi a vicenda e condividere le difficoltà».

Andrea Giacometti, responsabile dell’ufficio stampa (CGIL Varese), testimonia il proprio lavoro.

Qualsiasi lavoro svolga un giornalista, è sempre tenuto ad attenersi alle norme di deontologia giornalistica. In questa professione, la presenza delle fonti è determinante: si hanno a disposizione notizie di diverse tipologie, provenienti dalle fonti più disparate.

Il giornalista deve svolgere un lavoro di capacità strutturale per poter mettere insieme tutte le informazioni e rapportarsi con tutte le figure che operano nell’informazione.

Il diritto all’informazione nei confronti dell’opinione pubblica è un diritto costituzionale. Secondo Giacometti: «è necessaria un’interazione dal basso. In Lombardia stanno aumentando i casi di incidenti e morti sul lavoro: è importante avere la voce delle istituzioni e magistrature, ma anche la testimonianza da parte di chi si trova concretamente sui posti di lavoro e sentire la propria lettura di questi fenomeni».

 

Giulia Paolicelli 

 

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