Inclusione e diversità fanno rima con cultura e formazione

Due temi di giustizia sociale al centro del panel di Glocal 2023 “Come comunicare l’inclusione in azienda”: inclusione e diversità. L’incontro, in collaborazione con Confindustria Varese, si è svolto nella mattinata di sabato 11 novembre in salone Estense a Varese.

Protagonisti dell’evento Daniele Regolo, D&I Ambassador del gruppo Openjobmetis, Monica Biggio, responsabile D&I e comunicazione interna di BTicino, Camilla Buttà, responsabile sostenibilità, D&I e comunicazione per Vector Spa, Davide Cionfrini, responsabile area comunicazione e immagine di Confindustria Varese e Silvia Giovannini, social media manager di Confindustria Varese. Si tratta di speaker che del tema dell’inclusione hanno fatto un mestiere, perché lavorano per aziende che hanno dedicato una figura al settore della Diversity & Inclusion.

A prendere parola Daniele Regolo, disabile uditivo fin dalla primizia infanzia, che nel 2013 Jobmetoo, la prima piattaforma online dedicata esclusivamente alla ricerca e selezione di lavoro per persone con disabilità. «L’incontro con il mondo del lavoro per me è stato drammatico: c’era l’aggravante della mia condizione di disabilità che qualche decennio fa non era così facilmente gestibile. Bisogna anche essere onesti e dire che oggi avrei maggiori possibilità, perché è vero che c’è ancora tanto da fare, ma il mondo è cambiato. Ho passato anni difficili, ho fondato un’agenzia del lavoro fondata solo sulle persone con disabilità. Siamo cresciuti, siamo stati finanziati e abbiamo guadagnato il nostro diritto di esistere. Da pochi mesi sono stato nominato D&I Ambassador per tutto il gruppo Openjobmetis. Con i nostri clienti lavoriamo perché la diversità sia davvero interiorizzata dall’azienda, perché altrimenti diventa uno slogan. Dobbiamo capire qual è il valore dell’inclusione attraverso un percorso lungo e sofferto».

Parola poi a Monica Biggio di BTicino, da che febbraio 2023 ha la responsabilità della Diversity & Inclusion e Comunicazione Interna. «Una cosa che è radicata in BTicino è la concretezza delle azioni. Un’azione concreta che voglio condividere è che dentro la nostra azienda abbiamo un centro di formazioni per persone con disabilità dove creiamo formazione, insegnami a ragazzi e ragazze un lavoro, diamo loro degli strumenti».

«Le aziende sono un importantissimo motore di cultura e cambiamento. In un momento in cui la società va piano, la politica fa passi indietro, le scuole sono in difficoltà, le aziende possono essere veloci a creare una cultura dell’inclusione, ha dichiarato Camilla Buttà, responsabile della Sostenibilità, D&I e Comunicazione in Vector Spa Società Benefit, azienda di Castellanza che si occupa del trasporto internazionale di merci. L’azienda, che impiega circa 140 persone, è riconosciuta a livello nazionale per il suo impegno nella inclusione e diversità, nominata più volte come Woman Value company e azienda inclusiva per le politiche LGBTQI+, nonché per il suo impegno in ambito di Sostenibilità a 360°. 

Buttà ha poi parlato delle barriere non visibili formate da pregiudizi, che è possibile eliminare solo tramite un percorso di formazione. «Come azienda siamo partiti con formazione a tappeto, partendo dai manager fino ai magazzinieri. Tutte le persone quando entrano in azienda fanno un corso sui pregiudizi inconsapevoli. Poi abbiamo fatto un lavoro con la direzione, per prendere in mano i regolamenti e renderli inclusivi».

«Oggi non possiamo dire che tutte le imprese della provincia di Varese siano inclusive» ha aggiunto Davide Cionfrini, che ha poi sottolineato la necessità per le imprese di comunicare, portare sul tavolo le tematiche delle diversità e per i giornali di raccontare queste aziende di élite, che fanno dell’inclusione uno dei proprio fiori all’occhiello.

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