L’ottimismo può essere una materia? In un’epoca di crisi multiple – economiche, ambientali, sociali – serve più che mai un pensiero capace di plasmare comportamenti, decisioni e narrazioni. Economia dell’ottimismo nasce da questa domanda: cosa accade se trattiamo l’ottimismo non come un’emozione ingenua, ma come una risorsa concreta, un catalizzatore di energia, un elemento attivo nei mercati e nella società? Il panel propone una riflessione multidisciplinare sul ruolo dell’ottimismo nei contesti incerti: nell’economia, dove orienta consumi e investimenti; nel giornalismo, dove può generare fiducia e partecipazione; nella vita quotidiana, dove diventa leva di cambiamento.
Attraverso dati, storie e visioni, discuteremo l’ottimismo come materia plasmabile e materia prima per costruire futuro, interrogandoci anche su come i media possano raccontarlo senza cedere al marketing della speranza o alla retorica del “va tutto bene”. Perché il futuro, prima di accadere, va immaginato.
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